La chiesa, che sorge su un ampio terrazzo al margine settentrionale del paese, è documentata a partire dal 1579, ma non è escluso che il titolo di S. Salvatore sia da riferire alla presenza di arimanni nell’alto medioevo e agli antichi rapporti con la Val d’Intelvi.
Tra il 1780 e il 1795 è stata ricostruita su disegno di Raffaele Agustoni e consacrata nel 1818. La facciata, ultimata nel 1809, è di Simone Cantoni. L’interno è voltato a botte nella navata e a cupola all’incrocio del transetto; gli affreschi risalgono al XIX secolo. L’altare maggiore è opera del 1826 di Francesco Rossi di Arzo, con pala raffigurante l’Ascensione del XVII secolo. Nelle cappelle situate lungo la navata e del transetto, affreschi del tardo Settecento di Domenico Pozzi.
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San Martin 1
Morbio Superiore
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